sabato 27 ottobre 2007

Arte per arte


Cosa rende arte l'arte? E come si traccia la già sottile linea di distinzione tra arte e non su Second Life, che già di suo rappresenta una sfida a quello che è il nostro modo comune di concepire l'esistenza? Ma soprattutto, in un paese imbevuto di arte di ogni tipo fuorchè che moderna, in cui il disaffezionamento alla lettura ed al pensiero logico tradisce un' imbarazzante incapacità di tradurre la realtà in simboli e viceversa, e dunque incapace di astrarre e concettualizzare ciò che ci circonda, può esistere una risposta a questa domanda?

L'arte in quanto rappresentazione fedele della realtà, la "rappresentazione di una rappresentazione", la copia della copia tanto spregiata da Platone avrebbe dovuto cessare la sua esistenza quantomeno con l'invenzione della macchina fotografica, mentre invece la fruizione in rl di arte segue in stragrande maggioranza arte di tipo "classico" (anche per la sua abbondanza, va riconosciuto) e segue un principio di autorità, per il quale ciò che è riconosciuto artistico dall'Auctoritas beneficierà dell'effetto traino dovuto ai famosi.

Ma in SL problemi di questo genere non si pongono: chi si trova a vagare per le varie land ha già acquisito, volente o nolente, un certo concetto di astrazione, derivato dall'aver a che fare non solo con un'interfaccia che media il suo rapporto con il metaverso stesso, ma anche col fatto che, complice la non eccessiva intuibilità dell'interfaccia stessa lo costringe ad alcuni sforzi anche concettuali prima di riuscire ad avere un qualunque tipo di esperienza soddisfacente sul secondo mondo.

In un certo senso, c'è una selezione a monte, che mentre consente a chi ha già avuto a che fare almeno con embrioni di rapporto simbolico con la realtà di girare senza problemi, sembra lasciar fuori quella fetta di cultura prettamente umanistica che dalle nostre parti si vanta piuttosto spesso di non aver nulla a che spartire con tecnologie e loro derivati, come quel simpatico gesuita che si rifiutava di aver a che fare col cannocchiale di Galileo. Insomma, se selezione cv'è, sembra lasciar fuori proprio gli artisti, almeno nella forma "letteraria" del termine.

Ma mentre ci aiuta a capire come si compone l'eventuale pubblico dei fruitori, questa analisi non ci chiarisce certo cosa è l'arte: casomai ci aiuta a comprendere come sarà fruita, e da chi.
Definire l'arte è impresa ardua anche nella vita reale, e non è mai stata trovata una formula che soddisfasse o raccogliesse tute le istanze che l'arte stessa porta con se.

Per citare al solito wikipedia:

L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.
Già quella nota "attività umana" crea confusione: l'avatar può essere considerato un semplice strumento, al pari del pennello, un medium attraverso il quale l'opera d'arte viene realizzata oppure è qualitativamente diverso?

O, anche: quel "accorgimenti tecnici" è valido anche nel caso si utilizzino strumenti radicalmente differenti dai vecchi scalpello e martello? Ed il non avere un sostrato materiale, come è per la scultura, o la pittura, ma coinvolgere comunque tutti i sensi e non solo vista o udito come succede per letteratura, è indifferente ai fini della definizione dell'arte?


Di domande ce ne sono ben di più di quanto possa risolvere con le mie sole forze in questo momento: per ora mi limito a rilevare come 'esistenza del concetto di arte su Second Life non è campata in aria, e come anzi il suo essere un costante laboratorio fa si che l'arte si vada ad insinuare in infinite pieghe del metaverso stesso: dalle ingegnose soluzioni per ottimizzare gli spazi agli script, per arrivare a quella forme di arte mediata dal mondo reale quali esposizioni di quadri, concerti e quant'altro è stato pienamente replicato senza considerare le differenze specifiche tra RL e SL. Una via per l'arte in Second Life c'è: ed a breve cominceremo ad esplorala insieme...

1 commento:

guccia ha detto...

Forse i giovani artisti italiani si sentono esclusi, in quanto sconosciuti, dai "templi" dell'arte italiana che, troppo spesso, non considera i meriti, ma solo il nome o l'appoggio del critico di turno. In second life, almeno finora, tutto questo non esiste e chiunque può trovare il giusto spazio per esprimersi...